Pillole di Sanremo 2025: Cesare Deserto, la grande musica e le grandi melodie sono immortali
Oltre al suo lavoro da direttore di una testata giornalistica e il suo programma radiofonico trasmesso in Italia, New York e Tenerife, in questo ultimo periodo si è concentrato sulla diffusione del suo libro. Un personaggio rivoluzionario che ha cambiato in positivo completamente la propria vita ed ha abbandonare tutto è con noi ad Erre18 : Cesare Deserto.
Cesare, hai sempre lavorato all’estero, soprattutto in America: vivere in Italia è un vantaggio o uno svantaggio?
Vivere in Italia è sempre un vantaggio qualora però, si sia fatta esperienza all’estero e si abbiano delle basi e delle competenze internazionali. Ricordo a tutti che l’Italia è il paese con il maggior numero di siti del patrimonio mondiale dell’UNESCO e che è considerata una delle nazioni più belle al mondo. Io ho avuto la fortuna e la possibilità di lavorare per tanti anni all’estero, New York, Londra, Parigi, Zurigo, Copenaghen, ma l’Italia come clima, cibo, cultura, bellezza è per me imbattibile. Chi la critica aspramente è perché non ha mai vissuto all’estero e non si rende conto di quanto sia stato fortunato a nascere e vivere in Italia.
Sono tanti i cantanti in gara del Festival di Sanremo 2025, che hai conosciuto, puoi svelarci quale canzone ti ha emozionato di più?
Mi hanno emozionato i Modà e Lucio Corsi. Ricordo quando il giorno prima del festival noi giornalisti abbiamo potuto assistere alle prove al teatro Ariston di tutti i cantanti in gara, le loro esibizioni hanno smosso dentro di me qualcosa. Scopo di una canzone è per me, quello di emozionare. I Modà e Lucio Corsi, con il loro stile e le loro parole ci sono riusciti alla grande.
Quale intervista ti ha lasciato un ricordo unico nel cuore?
Per quanto riguarda Sanremo, ricordo con molto affetto le interviste fatte sia ad Amadeus che Carlo Conti che sono state trasmesse anche dal TG1. È stato motivo di soddisfazione poter interloquire con due grandi presentatori ed il fatto che la mia domanda sia stata reputata interessante da poter essere diffusa a livello nazionale, mi ha fatto molto piacere. Per quanto riguarda i cantanti, nel mio cuore ha un posto speciale Diodato. Considero la sua canzone “Fai Rumore” una delle più belle mai composte, ed il fatto che sia stata anche la colonna sonora della mia storia d’amore, ha reso quell’intervista ancora più speciale.
Un tuo sogno nel cassetto è… ?
Dopo l’esperienza del cammino di Santiago, di cui ho scritto anche un libro, mi sono diplomato come Insegnante di Hatha Yoga e Mental Coach. Il mio sogno è quello di aprire una sede di yogazen anche in Italia in quanto le uniche due sedi si trovano a New York e Zurigo. Secondo i dati diffusi dalla società italiana di psichiatria (SIP), in Italia la depressione colpisce 7,5 milioni di persone. Quasi il 40% di tutti i giovani italiani soffre di ansia e depressione. Il problema di questa società è che cerca la felicità all’esterno e non all’interno. Considera la felicità un processo di accumulazione e raggiungimento di obiettivi: oggetti materiali, appagamento di desideri sessuali, relazioni e situazioni piacevoli, acquisto dell’ultimo smartphone, di un vestito o borsa firmata, una promozione sul lavoro. Le nostre giornate sono spesso monopolizzate da questi pensieri ossessivi e le nostre energie dedicate in gran parte a questo scopo che deve essere realizzato il prima possibile. Nella visione occidentale, la felicità è come una montagna da scalare: quello che cerchiamo si trova lassù, in cima, lontano, forse persino irraggiungibile. Con questa visione, essere frustrati e stressati è normale: la cima è distante, lo sforzo per raggiungerla è immenso. Nello YogaZen, invece, la felicità/serenità è più simile a una montagna da scavare: quello che cerchiamo è già dentro di noi e il nostro compito è rimuovere strati di detriti accumulati in decenni di vita. Dobbiamo renderci conto che non abbiamo bisogno aggiungere, ma dobbiamo imparare a lasciare andare. Questo, in fondo, è proprio ciò che fece Siddharta, il Buddha: non si mise a cercare piaceri sempre più intensi, come aveva già fatto in precedenza. Smise anche di vagare per l’India. La sua illuminazione iniziò quando decise di fermarsi. Quando prese a scavare dentro di sé. Il mio sogno è di diffondere questo messaggio a quante più persone possibili ed è anche il motivo per cui ho iniziato ad utilizzare diverse piattaforme social, in primis Tik Tok, dove sul profilo @yogazenitalia faccio diverse Live e pubblico numerosi post, per veicolare questo messaggio.
Progetti futuri?
Oltre che aprire la mia sede di Yogazen qui in Italia a Roma (mi auguro entro quest’estate), girare per l’Italia e fare numerose masterclass dove diffondere il mio libro “Mollo tutto e faccio il cammino di Santiago – 900 km a piedi, da solo e senza telefono” integrando la mia esperienza con una lezione di meditazione e yogazen. Nel mio libro, oltre che parlare della mia personale esperienza, troverete anche preziosi e pratici consigli utili: l’abbigliamento e le scarpe adatte, quale tipo di zaino comprare e cosa metterci dentro, come allenarsi prima di partire. Inoltre ci sono dei capitoli dedicati alla Storia del cammino (cenni storici, simboli e leggende); durata e distanza del cammino, quanti giorni occorrono per completarlo e da dove partire in base ai giorni a disposizione; quanto costa percorrerlo, dove mangiare e dormire; se percorrere il cammino da soli per una donna può essere pericoloso e se ci sono possibilità di perdersi; infine la risposta a tante domande e preoccupazioni (che poi erano anche le mie) poste da tantissimi aspiranti pellegrini ed il mio indirizzo mail personale dove contattarmi per dissipare ogni vostro dubbio/esitazione. Inspirare il cambiamento, instillare il dubbio che questa vita possa essere vissuta in maniera diversa, che il denaro, la materialità, non siano i valori fondanti e che soprattutto non ci rendano felici ma schiavi, è questo il mio obiettivo.
Una canzone che ti rappresenta.
Una canzone? La musica è stata l’intera colonna sonora di tutta la mia vita ed ogni singolo momento di cambiamento è stato scandito da un brano. Qui dovrai concedermi una licenza poetica e anziché dirti una canzone che mi rappresenta te ne elencherò dieci: 1) Heroes di David Bowie; 2) Fai Rumore di Diodato; 3) Mia di Gatto Panceri; 4) Vuoi vedere che ti amo di Gianluca Grignani, 5) Core Mio di Giovanni Block; 6) Lasciarsi un giorno a Roma di Niccolò Fabi; 7) Quant’a bucie di Gigi D’Alessio, 8) Bohemian Rhapsody dei Queen; 9) Porcelain di Moby; 10) Turning Page di Sleeping at Last. Concludo questa intervista con la frase che uso sempre per salutare tutte le persone che mi ascoltano e mi seguono: “La rabbia genera rabbia. L’odio genera odio. L’amore genera amore” … Namastè.